Hotel Falzeben
Avelengo - Merano 2000
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Il dragoncello è una pianta appartenente alla famiglia botanica delle Asteraceae. È strettamente imparentata con l‘artemisia (nome bot.: Artemisia vulgaris), che fa parte dello stesso genere. La pianta cresce fino ad un‘altezza di 1,20 m e possiede foglie piccole, sottili, strette e allungate. Il dragoncello è ricco di oli essenziali, in particolare di estragolo e anetolo, a cui deve il suo tipico aroma. La storia del dragoncello è interessante soprattutto dal punto di vista mitologico. In passato veniva attribuito a questa pianta un potere protettivo. Di qui anche il nome latino, che fa riferimento alla sua presunta capacità di proteggere dai draghi. In alcuni paesi il dragoncello e conosciuto anche con il nome di “Bertram“. Questa pianta deriva molto probabilmente dall‘Arabia, e deve la sua diffusione in Europa alle Crociate. Oggi questa pianta cresce spontanea in Europa orientale. ATTENZIONE!! Non utilizzare il dragoncello in gravidanza. A causa del suo contenuto di estragolo, si sconsiglia in generale un utilizzo prolungato ed eccessivo di questa pianta.
Il dragoncello russo, la varietà originaria di questa pianta, possiede un sapore leggermente più tenue rispetto al dragoncello francese. Il dragoncello tedesco può essere considerato una forma intermedia delle due varietà citate in precedenza sia per quanto riguarda il sapore amaro che il profumo. Nel complesso il suo profumo può essere descritto come dolciastro-aromatico. Le foglie del dragoncello si sposano meravigliosamente con la carne (soprattutto l‘agnello e il pollame), e con i piatti a base di uova, formaggio e panna. In alcuni libri di cucina si consiglia di utilizzare il dragoncello sempre puro, cioè senza altre spezie. Altri invece consigliano di associarlo a spezie come il cerfoglio o il sedano di monte per conferirgli una nota più interessante.
Il dragoncello viene utilizzato in fitoterapia per uso interno ed esterno. Possiede effetti antinfiammatori, stimolanti della circolazione e digestivi. Viene utilizzato anche in caso di reumatismi, parassiti intestinali, inappetenza e disturbi dovuti al cambio di stagione.