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Il Pinot grigio fa parte della famiglia numerosa e famosa dei Pinot dell’Alsazia, e ha trovato in Alto Adige le condizioni per manifestarsi al meglio. Verso la metà del X X secolo l’Arciduca Giovanni d’Austria piantò questo vitigno sconosciuto nei vigneti del suo maso Thurnerhof a Schenna. Ciò che iniziò come un mero esperimento, si trasformò poi in un vero e proprio successo che invase l’intero territorio dell‘Alto Adige. Il vino bianco dal colore giallo paglierino è noto anche con il nome di Grauburgunder, oppure di Ruländer, e viene prodotto, non sembra quasi vero, da uve dal color rosso tenue a rosso intenso, con sfumature leggermente grigie. Il vino ottenuto da uve molto zuccherine è un bianco dal gusto pieno, ricco di estratti, più di ogni altro vino bianco.
Il Pinot grigio è un vino floreale dal profumo delicato che ricorda l’aroma della pera, della pesca e dei fiori di campo. In base alla maturazione e alla posizione del vigneto, il vino profuma di mela, miele, ananas, banana e limone, fino ad arrivare al profumo di uvetta, mandorle e noci, sviluppando una cremosità fine, ma comunque forte. A seconda della zona di produzione esprime caratteristiche diverse: si va dalle versioni più raffinate e fresche della Val Venosta ai vini dal gusto più minerale della Valle dell’Adige, fino a quelli più intensi e strutturati della conca di Bolzano e dell’Oltradige. Il Pinot grigio è un vino corposo e fruttato che trasporta l’intenditore nell’immenso mondo degli aromi intriganti dei vini bianchi del mondo.
Il Pinot grigio ricco di estratti, è abbastanza alcolico per essere un vino bianco e si abbina perfettamente a gustosi antipasti a base di speck, bresaola, oppure salame di cervo. Perfetto anche con specialità di tenera carne di vitello. Molto bene si abbina ai primi piatti della cucina altoatesina e mediterranea, per esempio risotto alle erbe, gnocchi all’ortica oppure ravioli di farro con formaggio e ripieni di funghi porcini, ratatouille e croccanti “Vinschgerle” (schiacciatine di pane).