I rossi dell‘Alto Adige vini che accarezzano il palato

L‘Alto Adige deve ai vini rossi la sua notorietà come regione vitivinicola, che risale addirittura al Medioevo. I suoi vitigni plurisecolari rappresentano ancora oggi la straordinarietà del territorio vinicolo dell‘Alto Adige e si sposano magnificamente con la cucina regionale, caratterizzata dai sapori contadini.

Con la sua grande varietà di declinazioni, la Schiava dimostra un‘ottima bevibilità come vino digeribile da tutti i giorni, mentre il Lagrein (che negli anni Settanta era quasi totalmente scomparso) oggi vive una rinascita quale vino prestigioso, e si appresta a diventare il simbolo dell‘economia vinicola dell‘Alto Adige. Con i suoi aromi intensi e la sua pienezza vellutata, incontra perfettamente il gusto degli esperti di vini contemporanei. Accanto ai due vitigni autoctoni, da oltre cento anni qui crescono bene anche molti altri vitigni classici rossi, per cui gli amanti del vino rosso, con una percentuale del 40%, hanno un‘ampia scelta tra Schiava fresca e vivace, Lagrein vellutato, Pinot nero elegante e fruttato, Merlot abboccato e pregiato Cabernet. Ogni anno le selezioni di Pinot nero e Schiava si affermano in occasione di rinomati eventi del settore vinicolo riscuotendo grande successo tra i palati critici dei giurati.

Anche la varietà moscato rosa, coltivata in quantità esigue, viene lavorata per produrre eccellenti vini da dessert; le pregiate cuvée ottenute da Cabernet, Merlot e Lagrein, seguendo il modello delle cuvée del Bordolese, conquistano nuovi fan tra gli amanti dei vini rossi dell‘Alto Adige.

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